TERAMO – I soldi per il recupero del Castello della Monica ci sono ma bisogna fare in fretta. E’ quanto emerso nel corso di un incontro all’Aquila tra il sindaco Maurizio Brucchi e il governatore Luciano D’Alfonso che ha annunciato la pronta disponibilità di 2milioni e 150mila euro di finanziamento per la riqualificazione del palazzo monumentale teramano. Adesso però è una corsa contro il tempo visto che D’Alfonso ha chiarito al primo cittadino teramano che quei fondi vanno spesi e rendicontati entro dicembre 2015. Da qui la convocazione d’urgenza a Palazzo di Città della direttrice dei musei civici Paola Di Felice e dell’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Di Giovangiacomo chiamati dal sindaco per gettare le basi del progetto di recupero che per via dei tempi stretti seguirà una procedura particolare, ovvero quella dell’appalto integrato che prevede un contratto che ha per oggetto congiuntamente la progettazione e l’esecuzione. «E’ una procedura che consente di velocizzare i tempi», ha detto il sindaco “speriamo di farcela». L’assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Di Giovangiacomo chiarirà con gli uffici tecnici la percorribilità di questa procedura. «Questi fondi rientrano nell’ambito degli ex Pain, finanziamenti che prevedono per l’80% che gli interventi abbiano una destinazione culturale. Teramo ha già sale espositive e musei a sufficienza», ha detto il sindaco Brucchi «per cui lo studio di fattibilità per il recupero del Castello muoverà i suoi passi su una direzione diversa, che è quella indicata nel corso di un confronto a Teramo con il critico d’arte Philippe D’Averio». D’Averio aveva infatti pensato il complesso monumentale come laboratorio e spazio per la fantasia con mostre e spettacoli a tema, cercando insomma una funzione che corrisponda alla sua estetica.
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